
Lisbona, capitale della saudade. Scoprila con TaoPhoto
Concluso
Lisbona è un crogiolo di razze, ed ogni piazza al calar della notte diviene punto di ritrovo multietnico e ricco di storia.
La brezza del fiume Tago la accarezza delicatamente confondendosi con il profumo acre della salsedine. Tutto ciò che la circonda, persino l’aria, la rende unica, cosmopolita, vivace, ma allo stesso tempo malinconica.
E’ Lisbona, la capitale della saudade.
Nelle viuzze intorno al Rossio si nascondono una serie di minuscoli ed affollati bar dove ci si scalda a sorsi di Ginjinha, un liquore tradizionale a base di ciliegia
Quando il tram s’inerpica per gli antichi rioni non può nascondere edifici scrostati, fatiscenti o segnati da lavori in corso che procedono al ritmo blando della vita portoghese. Ai bordi delle strade visi diffidenti e malinconici come gli splendidi «miradouro», i panorami che si godono dal quartiere di Graça e dal Castelo de São Jorge.
Forse il fascino della città è dato proprio da questa immagine decadente.
Qui c’è una calma irreale, non c’è la frenesia di altre capitali. Gli abitanti sono molto riservati, e questo probabilmente dipende anche dalla posizione geografica: lo sguardo che si perde nell’Atlantico induce a meditare e infonde malinconia. C’è la percezione di un destino immutabile contro il quale è inutile combattere, come esprime il fado, la musica tradizionale. Però la gente nasconde una segreta dolcezza e un grande disponibilità.
Lisbona è una di quelle città che non tutti amano allo stesso modo, di cui non tutti colgono lo stesso scorcio o lo stesso riflesso dell’anima.
È una città che si apre agli occhi di chi la guarda, in modo multiforme e contraddittorio.